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Renault: Cléon prodotti 100 milioni di motori e trasmissioni.

28 Ottobre 2023

Questa volta sulle pagine della Concessionaria Quacquarelli parliamo di storia. La storia dello stabilimento storico di Cléon. Qui, gli imponenti impianti entrano in funzione già dall’alba. Le linee di produzione sono orchestrate con una precisione quasi metronomica. Gli operatori assemblano i componenti dei motori e delle trasmissioni e supervisionano ogni singola fase del processo, garantendo la qualità e l’affidabilità dei prodotti finiti. Dalla minuziosa progettazione dei primi motori allo sviluppo di alcune delle motorizzazioni e tecnologie più sofisticate, Cléon incarna lo spirito pionieristico di uno stabilimento che ha sempre saputo stare al passo con i tempi. Ora, si possono festeggiare la bellezza di 100 milioni di motori e trasmissioni prodotte!

Dal 1958, il motore “C”

Tutto è iniziato nel 1958, con lo stabilimento di Cléon del Gruppo Renault che ha dato alla luce un’ampia gamma di motori. Tra questi, citiamo il più famoso e celebre “Cléon fonte” (anche noto come motore “C”). Parliamo di un vero e proprio fenomeno che si è imposto per circa 30 anni, dopo l’esordio al Salone di Ginevra nel 1962. Lo montavano la Renault Floride, l’Alpine A110, la Renault 5, la Super 5, la Renault 8, la Renault 12, la Renault 18, e persino alcuni veicoli commerciali come l’Estafette e il suo degno sostituto, il Trafic di prima generazione.

Nel 1981, il sughero delle guarnizioni dei carter inferiori e della distribuzione ha lasciato il posto al silicone, con conseguente adozione di nuovi metodi di posa. Anche il layout è cambiato a partire dalle Renault 9 e 11: dall’iniziale montaggio longitudinale, con assemblaggio simultaneo della trasmissione e del motorino di avviamento, il “Cléon fonte” è passato al montaggio trasversale, riducendo considerevolmente il rumore all’interno del veicolo. Con questa transizione, il tenditore idraulico della catena di distribuzione è stato sostituito dal tenditore meccanico, migliorando così le prestazioni e la durata del motore. Il motore C è stato tra i primi ad adottare l’accensione elettronica, il turbocompressore di serie e l’iniezione. Il suo successo è testimoniato dall’impressionante volume di produzione: a Cléon sono stati prodotti oltre 14 milioni di motori C!

Motori F e G, che leggenda

Vogliamo poi parlare dei motori F e G? Veri e propri gioielli ingegneristici che hanno percorso le strade di tutto il mondo. Il motore F7P, dotato di testata a 16 valvole, con 2 molle e doppio albero a camme, ha alimentato auto sportive come la Renault 19 16S, Clio Williams e Spider. Invece, il motore G ha alimentato modelli alto di gamma come Laguna, Safrane, Vel Satis, Espace e Avantime. Questo motore ha introdotto fondamentali innovazioni, in particolare, le bielle divise, riducendo significativamente i costi di lavorazione. Inoltre, la taratura degli iniettori è stata rivoluzionata per soddisfare le severe norme ambientali di quei tempi. Il motore G è anche stato un pioniere nell’uso degli alberi bilancieri, garantendo straordinarie prestazioni ed un comfort senza pari.

Didier Van-Tornhout, che ha lavorato nello stabilimento di Cléon per quasi 40 anni, ricorda questi momenti di condivisione e apprendimento continuo: “Abbiamo sempre respirato una bella atmosfera nelle officine e c’era grande solidarietà tra i colleghi. È stato, infatti, nello stabilimento che ho incontrato mia moglie, per quanto avessimo frequentato a lungo lo stesso posto di lavoro senza mai incontrarci! Per tutta la mia carriera, ho seguito oltre 60 corsi di formazione su motori, assemblaggio, sicurezza e qualità. Ho così potuto crescere progressivamente nell’officina e nel dipartimento ingegneria”.

Non solo propulsori

Guardando allo stabilimento di Cléon, non troviamo solo motori, ma anche trasmissioni, che hanno dato vita ai modelli della gamma Renault per decenni. La storia dello stabilimento è addirittura cominciata con la produzione delle trasmissioni della Dauphine e della 4CV, note come B2 e B3, per specificare il numero di rapporti disponibili. Negli anni 1980 è arrivata la trasmissione di tipo J, con cuscinetti conici o a sfera. Di questa trasmissione sono stati prodotti oltre 21 milioni di unità! Poi, nel 1991, Cléon ha cominciato a produrre le trasmissioni manuali P, dotate di cinque o sei rapporti in funzione della versione. Un’attività che prosegue tuttora, con una produzione che ha già raggiunto 8 milioni di unità.

Un progresso continuo

Lo stabilimento di Cléon ha percorso la strada dell’eccellenza lungo gli anni, rivisitando i suoi metodi di produzione. Le prime lavorazioni erano eseguite su macchine uniche, dedicate alle singole fasi. In seguito, sono state introdotte le lavorazioni simultanee su postazione fissa, per aumentare l’efficienza, mentre l’automazione è progredita verso le linee di trasferimento, garantendo un flusso continuo. Poi è giunta l’ora di passare alle linee flessibili, dotate di centri di lavoro avanzati. Questa flessibilità ha permesso allo stabilimento di migliorare i tempi di cambio pezzo e garantire la qualità.

Passiamo poi all’assemblaggio termico, che dalla catena di montaggio a bilancini è arrivato ai sistemi sofisticati con piattaforme e nastri trasportatori, riducendo così il tempo di assemblaggio. Anche l’avvento della robotica ha rivoluzionato la produzione. Negli anni 1960, per segnalare i difetti esisteva un pulsante luminoso. Oggi, le interfacce uomo-macchina offrono diagnosi molto più accurate. L’introduzione del trattamento termico, soprattutto la cementazione a bassa pressione, ha migliorato la durata dei componenti. A livello di fonderia, Cléon è passata dalla colata di pezzi semplici esclusivamente con circuiti a bassa pressione a prodotti che incorporano circuiti ad alta pressione che richiedono competenze all’avanguardia. Per i veicoli ibridi ed elettrici, i denti dei pignoni del riduttore elettrico sono stati rettificati per migliorare la qualità sonora.

Elettrificazione: la nuova sfida

Per rispondere alle esigenze del mondo odierno, lo stabilimento di Cléon ha raccolto subito la sfida dell’elettrificazione, con i primi studi effettuati per il motore di ZOE. La tecnologia elettrica, a quei tempi territorio praticamente inesplorato, presentava sfide importanti. Bisognava, innanzitutto, imparare a produrre i motori elettrici, competenza rara. Poi bisognava formare e riqualificare gli operatori esperti in motori termici e trasmissioni classiche affinché acquisissero competenze nel settore elettrico. Nonostante queste difficoltà, il primo motore elettrico è uscito dalle linee di Cléon ad Aprile 2015 per alimentare ZOE, segnando una tappa importante.

Abbiamo scoperto che, nonostante il numero ridotto di componenti, la tecnologia elettrica è molto complessa e richiede tanta precisione. La nostra forza sta nelle competenze accumulate per decenni nella produzione di motori e trasmissioni, ed è quest’esperienza che ha fatto la differenza. Nel 2017, abbiamo creato una divisione dedicata al processo elettrico. Partendo con sole 5 persone, abbiamo selezionato risorse talentuose, ed oggi possiamo contare su un team di oltre 40 esperti. Ogni giorno, impariamo, cresciamo e continuiamo a spingere oltre i limiti dell’innovazione elettrica“, ha testimoniato Patrice Duhaut, Expert Leader dei processi.

Con il tempo, lo stabilimento ha continuato ad evolvere, producendo il motore 5A per Renault e i suoi partner, e sviluppando versioni ottimizzate per modelli come Kangoo. Questo motore sincrono a rotore avvolto, senza terre rare, unico nel suo genere, contraddistingue il know-how del mitico stabilimento. L’introduzione del motore 6A, quello di Mégane E-Tech Electric, che alimenterà anche Nuovo Scénic E-Tech Electric, rappresenta un importante passo avanti, con un design più compatto del 30% e una potenza maggiorata del 30%. Per accelerare la trasformazione e porsi all’avanguardia della tecnologia, nel 2022 è stata lanciata un’università dedicata alla produzione elettrica. Sono oltre 3.000 i dipendenti che oggi lavorano nelle officine di Cléon, contribuendo al successo di quest’importante trasformazione.

Thomas Denis, Direttore della Megafactory di Cléon: “È con immenso orgoglio che celebriamo lo straordinario traguardo dei 100 milioni di organi prodotti nello stabilimento! Questo successo è il risultato dell’impegno, delle competenze e delle performance delle donne e degli uomini che lavorano da decenni nella Megafactory di Cléon. Testimonia la capacità dei nostri team di rinnovarsi di fronte ai progressi tecnologici e alle sfide connesse alla trasformazione dell’industria automotive. Che si tratti di eccellenza operativa, digitalizzazione o decarbonizzazione, il sito di Cléon continua a trasformarsi per sostenere la strategia dell’elettrificazione del Gruppo Renault“. Ogni volta che guardate ad una Renault qui in Concessionaria Quacquarelli, ripercorrerete questa storia, per capire il valore di ciò che state acquistando…

 

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